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Protegido: Diagnosi dei comuni tumori cutanei benigni
di Joy Shen-Wagner, Dr. Joel Amidon, Dr. Stephen Carek • febrero 2025
Sovente i medici di medicina generale si trovano a dover gestire pazienti che presentano lesioni cutanee, ed è quindi fondamentale saper distinguere tra tumori cutanei benigni e quelli potenzialmente maligni. I tumori cutanei benigni possono essere generalmente diagnosticati sulla base dell’anamnesi, della distribuzione e delle caratteristiche morfologiche. Tuttavia, quando vi è incertezza diagnostica o la lesione si modifica rapidamente o in maniera atipica, è indicato eseguire una biopsia o un’escissione. Il cheratoacantoma, una lesione nodulare cupoliforme con una depressione centrale, è particolarmente difficile da distinguere dal carcinoma a cellule squamose, anche utilizzando la dermatoscopia. Le cisti pilari sono generalmente benigne, ma quelle a rapida crescita possono avere un’evoluzione maligna. Le cisti dermoidi possono avere invece un’estensione intracranica, a seconda della loro localizzazione e se non trattate. Anche lesioni come i dermatofibromi e le cheratosi seborroiche, pur essendo tipicamente benigne, possono talvolta presentare caratteristiche atipiche per cui devono essere differenziate dai melanomi. L’iperplasia sebacea, inoltre, può simulare un carcinoma basocellulare in fase iniziale, rendendo essenziale una valutazione accurata. Le opzioni terapeutiche per le lesioni come gli angiomi rubino, gli acrocordoni, le cisti pilari a crescita lenta e i dermatofibromi devono essere adattate in base al tipo di pelle, alle caratteristiche della lesione e alle preferenze estetiche del paziente. In generale, l’escissione rappresenta il trattamento di prima scelta per i cheratoacantomi, le cisti pilari a crescita rapida e le cisti dermoidi. Gli angiomi rubino sono solitamente trattati mediante laserterapia, mentre l’iperplasia sebacea risponde bene all’elettrodissecazione e gli acrocordoni e le cheratosi seborroiche all’escissione chirurgica e alla crioterapia. Infine, i granulomi piogenici, pur tendendo talvolta a regredire spontaneamente, sanguinano facilmente e spesso si ripresentano nella stessa sede. Per queste lesioni, l’escissione chirurgica combinata all’elettrodissecazione. È importante considerare che nei pazienti con pelle più scura, trattamenti come la crioterapia e la laserterapia comportano un rischio di ipopigmentazione, motivo per cui è essenziale discutere preventivamente di questi aspetti con il paziente.
Am Fam Physician. 2024: 110(4):353-361. Copyright © 2024 American Academy of Family Physicians.
Am Fam Physician. 2024: 110(4):353-361. Copyright © 2024 American Academy of Family Physicians.
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