Amnesia globale transitoria

Con il termine amnesia globale transitoria (AGT) si intende una sindrome caratterizzata da amnesia anterograda, lieve amnesia retrograda e confusione, che possono durare fino a 24 ore. Più comunemente osservata nei pazienti con età superiore ai 50 anni, la AGT deriva da una temporanea compromissione della formazione della memoria a breve termine. Clinicamente, i pazienti possono presentare disorientamento temporale e spesso domandano ripetutamente circa gli eventi della giornata. Possono essere presenti vomito, cefalea, visione offuscata, vertigini e nausea. E’ spesso causata da eventi precipitanti, fisicamente o psicologicamente stressanti come ad esempio uno stress emotivo, uno sforzo fisico significativo, l’esposizione a temperature elevate o a condizioni di alta quota, ma può associarsi anche alla manovra di Valsalva, patologie acute o ad un rapporto sessuale. La fisiopatologia della AGT non è ben determinata, ma potrebbe essere legata ad un alterato drenaggio venoso dell’ippocampo. La diagnosi è solitamente clinica, ma studi recenti suggeriscono che la risonanza magnetica possa essere utile. La AGT è autolimitante e si risolve entro 24 ore. Non esiste un trattamento prestabilito per questi episodi. Il tasso di recidiva nel corso della vita è compreso tra il 2,9% e il 23,8%. Recenti evidenze suggeriscono un’ associazione tra AGT e l’emicrania e la cardiomiopatia di Tako-tsubo. Non è descritto un aumento del rischio di eventi cerebrovascolari nei pazienti che hanno avuto un episodio di AGT. Vi sono evidenze contrastanti sulla possibile correlazione tra un episodio di AGT ed il rischio di sviluppare in futuro attacchi epilettici o demenza.

(Am Fam Physician. 2022; 105(1):50-54. Copyright © 2022 American Academy of Family Physicians.)