Sindrome da Distress Respiratorio Acuto: diagnosi e gestione
di Aaron Saguil, Matthew V. Fargo • Febbraio 2021
La sindrome da distress respiratorio acuto (acute respiratory distress syndrome, ARDS) è una patologia caratterizzata da edema polmonare non cardiogeno ed è contraddistinta da dispnea, tachipnea ed ipossiemia rapidamente progressiva. I criteri diagnostici includono l’insorgenza dei sintomi respiratori, di nuovo riscontro o in peggioramento, nei sette giorni successivi all’insulto scatenante e la presenza di ipossiemia severa e di opacità polmonari bilaterali visualizzabili alla radiografia toracica.
Devono essere altresì escluse l’insufficienza cardiaca ed altre condizioni caratterizzate da un sovraccarico di fluidi. Si ritiene che l’ARDS si verifichi quando un insulto polmonare o extrapolmonare comporta il rilascio di mediatori infiammatori, i quali favoriscono l’accumulo di cellule infiammatorie a livello degli alveoli e del microcircolo polmonare. Le cellule infiammatorie danneggiano l’endotelio vascolare e l’epitelio alveolare causando edema polmonare e la formazione di membrane ialine, riducendo così la compliance polmonare e gli scambi gassosi. La maggior parte dei casi di ARDS sono associati a polmonite o sepsi. In terapia intensiva l’ARDS rappresenta la causa di un ricovero su dieci e di una ventilazione meccanica su quattro.
La mortalità ospedaliera per i pazienti con ARDS grave varia dal 46% al 60%. La diagnosi differenziale deve escludere la polmonite e l’insufficienza cardiaca congestizia, solitamente caratterizzata da segni di sovraccarico di liquidi. Il trattamento dell’ARDS si basa principalmente sul supporto e comprende la ventilazione meccanica, la profilassi delle ulcere da stress e del tromboembolismo venoso, il supporto nutrizionale ed il trattamento della causa scatenante. La prognosi è migliorata da ridotti volumi correnti e da elevate pressioni positive di fine espirazione (positive end-expiratory pressure, PEEP). In alcuni casi moderati di ARDS ed in tutti i casi gravi è raccomandato il posizionamento dei pazienti in posizione prona. Quando i pazienti affetti da ARDS mostrano i primi miglioramenti e la malattia sottostante è in fase di risoluzione è indicato effettuare delle prove di respirazione spontanea per valutare l’idoneità allo svezzamento dal ventilatore. I pazienti che sopravvivono all’ARDS hanno un maggior rischio di sviluppare patologie psichiatriche e di sperimentare una riduzione della capacità funzionale e della qualità di vita. L’assistenza continuativa da parte dei medici di medicina generale può rappresentare un importante supporto per questi pazienti.
(Am Fam Physician. 2020; 101(12):730-738. Copyright © 2020 American Academy of Family Physicians.) Pubblicato online il 15 maggio 2020.)
(Am Fam Physician. 2020; 101(12):730-738. Copyright © 2020 American Academy of Family Physicians.) Pubblicato online il 15 maggio 2020.)
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