Splenomegalia negli adulti: diagnosi e gestione
di Sommer Aldulaimi, Ana M. Mendez • Novembre 2022
La splenomegalia può essere una conseguenza di diversi meccanismi, ma quasi sempre è segno di una sottostante patologia sistemica. L’anamnesi del paziente, inclusi i viaggi all’estero recenti e le patologie preesistenti, può aumentare la probabilità di splenomegalia e suggerirne l’eziologia. Sulla base di determinati sintomi si possono sospettare cause infettive, neoplastiche, epatiche o ematologiche. L’esame obiettivo solitamente evidenzia la presenza di splenomegalia, sebbene sia comunque consigliato eseguire una ecografia addominale per la conferma. L’esame obiettivo deve inoltre valutare la presenza di segni di malattie sistemiche, patologie epatiche, anemia o altre condizioni ematologiche. Negli Stati Uniti tra le cause più comuni di splenomegalia vi sono le patologie epatiche, le neoplasie maligne e le infezioni. Ad eccezione di alcune eziologie evidenti, come ad esempio la mononucleosi infettiva, per determinare la causa della splenomegalia è utile eseguire alcuni accertamenti. Tra le indagini di primo livello vi sono gli esami di laboratorio e l’ecografia. La malaria e la schistosomiasi sono comuni nelle regioni tropicali, dove fino all’80% degli individui presenta splenomegalia. La gestione della splenomegalia prevede il trattamento del processo patologico sottostante. Talvolta si può ricorrere a splenectomia e terapie di riduzione della milza. Tutti i pazienti con una ridotta funzione splenica richiedono un attento controllo dello stato vaccinale ed una profilassi antibiotica quando sottoposti a procedure con coinvolgimento delle vie respiratorie. Le infezioni acute, l’anemia e la rottura della milza sono tra le complicanze più comuni della splenomegalia e le persone con splenomegalia dovrebbero astenersi dal praticare sport di contatto per ridurre il rischio di rottura traumatica.
(Am Fam Physician. 2021;104(3):271-276. Copyright © 2021 American Academy of Family Physicians.)
(Am Fam Physician. 2021;104(3):271-276. Copyright © 2021 American Academy of Family Physicians.)
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