Iperplasia prostatica benigna: revisione rapida delle evidenze
di Dr. Michael J. Arnold, Dr. Andrew Gaillardetz, Dr. Jafar Ohiokpehai • Febbraio 2024
Negli Stati Uniti circa il 25% degli uomini manifesta sintomi a carico del tratto urinario inferiore secondari all’iperplasia prostatica benigna (IPB) e, di questi, quasi la metà lamenta sintomi di grado moderato o severo. La sedentarietà, l’ipertensione ed il diabete mellito aumentano il rischio di sviluppare tali sintomi. La valutazione da parte del medico di medicina generale deve concentrarsi sul determinare la gravità dei sintomi riferiti e sulla decisione in merito alla terapia appropriata. L’esplorazione rettale digitale ha un’accuratezza limitata nel valutare le dimensioni della prostata; è preferibile quindi ricorrere all’ecografia transrettale per valutarne le dimensioni effettive, in particolare prima dell’introduzione della terapia con gli inibitori della 5-alfa reduttasi o se si considera l’intervento chirurgico. Non è raccomandato eseguire il dosaggio sierico dell’antigene prostatico specifico (prostate specific antigen, PSA) all’interno della valutazione di routine dei sintomi del tratto urinario inferiore, mentre per quanto riguarda l’utilizzo per lo screening neoplastico è opportuno utilizzare dei processi decisionali condivisi con il paziente. Il metodo migliore per monitorare la sintomatologia è utilizzare l’International Prostate Symptom Score (IPSS). Alcune modifiche dello stile di vita, come ad esempio limitare l’assunzione serale di liquidi e quella di caffeina e alcol, insieme all’educazione vescicale, agli esercizi per il pavimento pelvico e alle tecniche di mindfulness, possono migliorare la sintomatologia. Sebbene non vi siano evidenze a supporto dell’efficacia della Serenoa repens, altri farmaci a base di Pygeum africanum e beta-sitosterolo sembrano essere efficaci. La terapia medica di prima linea prevede la somministrazione di alfa-bloccanti o inibitori della fosfodiesterasi-5. Gli alfa-bloccanti offrono un rapido beneficio e possono essere utilizzati anche nei casi di ritenzione acuta d’urina. La terapia combinata con alfa-bloccanti ed inibitori della fosfodiesterasi-5 non offre benefici maggiori. In caso di scarso controllo dei sintomi, gli inibitori della 5-alfa-reduttasi possono essere somministrati se il volume della prostata, misurata mediante ecografia, è pari o superiore a 30 mL. Gli inibitori della 5-alfa reduttasi richiedono fino a un anno di tempo per raggiungere la massima efficacia e la terapia di associazione con gli alfa-bloccanti migliora il beneficio. Solo nell’1% dei pazienti con sintomi del tratto urinario inferiore è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico. Sebbene la resezione transuretrale della prostata migliori i sintomi, si possono prendere in considerazione diverse opzioni meno invasive, tuttavia con efficacia variabile.
(Am Fam Physician. 2023; 107(6):613-622. Copyright © 2023 American Academy of Family Physicians).
(Am Fam Physician. 2023; 107(6):613-622. Copyright © 2023 American Academy of Family Physicians).
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