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Protetto: Valutazione e trattamento della nausea e del vomito negli adulti
di Dr.ssa Tracy Johns, dr.ssa Elizabeth Lawrence • Novembre 2024
La nausea e il vomito rappresentano sintomi comuni che possono compromettere significativamente la qualità della vita e, in alcuni casi, indicare condizioni potenzialmente pericolose. Si definiscono acuti gli episodi di nausea e vomito della durata massima di sette giorni. In assenza di segni di allarme, tali sintomi vengono generalmente trattati in maniera sintomatica, senza la necessità di una valutazione diagnostica approfondita. Tra le cause più frequenti figurano gastroenteriti o altre infezioni virali, intossicazioni alimentari, emicrania acuta, disturbi vestibolari, gravidanza nelle fasi iniziali ed effetti avversi derivanti dall’assunzione di farmaci. La nausea e il vomito cronici, al contrario, si caratterizzano per una durata pari o superiore a quattro settimane e presentano una diagnosi differenziale più ampia. Le cause possono essere di natura gastrointestinale, infettiva, metabolica, neurologica, psichiatrica oppure legate all’uso di farmaci o all’esposizione a tossine. Una anamnesi dettagliata dei fattori associati è fondamentale per orientare la valutazione iniziale e restringere il campo delle possibili diagnosi. Tra i fattori da considerare vi sono i sintomi concomitanti, l’insorgenza e la durata dei disturbi, i fattori che ne aggravano o alleviano l’intensità, la presenza di sintomi di allarme, l’uso di farmaci e sostanze, la relazione con l’assunzione di alimenti ed eventuali comorbidità. Le opzioni terapeutiche non farmacologiche includono la reintegrazione di liquidi ed elettroliti, la somministrazione di pasti piccoli e frequenti, evitando alimenti potenzialmente scatenanti. I farmaci antiemetici risultano efficaci nel ridurre i sintomi acuti, mentre i sintomi cronici spesso richiedono un approccio terapeutico più complesso. In assenza di un’eziologia specifica, può essere indicata la prescrizione di antagonisti della serotonina o della dopamina. Tuttavia, la scelta farmacologica deve riflettere l’eziologia sottostante sospetta e i neurotrasmettitori coinvolti nelle vie centrali e periferiche della nausea e del vomito. La terapia farmacologica, in ogni caso, dovrebbe essere impiegata per il minor tempo necessario al controllo sintomatologico.
(Am Fam Physician. 2024; 109(5):417-425. Copyright © 2024 American Academy of Family Physicians).
(Am Fam Physician. 2024; 109(5):417-425. Copyright © 2024 American Academy of Family Physicians).
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