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Protetto: Cadute negli anziani: approccio e prevenzione
di Dr.ssa Jessica S. Coulter, Dr.ssa Jessica Randazzo, Dr. Erinn E. Kary • Novembre 2024
Le cadute si verificano in oltre il 27% degli adulti con più di 65 anni d’età, con un costo per il sistema sanitario degli Stati Uniti di decine di miliardi di dollari ogni anno, rappresentando di fatto un grave problema di salute pubblica. I fattori di rischio più comuni sono le cadute precedenti, i disturbi dell’equilibrio, la paura di cadere e la demenza senile. L’attività fisica regolare riduce il rischio di caduta. La valutazione del trauma e delle lesioni riportate rappresenta il primo passo nell’inquadramento degli anziani caduti. L’anamnesi del paziente può essere imprecisa se il paziente presenta un deterioramento cognitivo e l’esame obiettivo può risultare inficiato e condurre a risultati falsi negativi. Se non è possibile determinare il grado della lesione e se il sospetto di lesione rimane elevato, i medici possono prendere in considerazione l’esecuzione di una tomografia computerizzata dell’intero corpo (ovvero, total body) per valutare la testa, la colonna vertebrale cervicale, il torace, l’addome e il bacino. Dopo aver escluso e gestito eventuali lesioni, le fasi successive consistono nell’identificare la causa della caduta e nell’implementare misure per ridurre il rischio di episodi futuri. I Centers for Disease Control and Prevention hanno sviluppato uno strumento di facile utilizzo per individuare e ridurre il rischio di caduta, noto come STEADI (Stopping Elderly Accidents, Deaths, and Injuries). Una risposta affermativa a una qualsiasi delle tre domande di screening dello STEADI indica la necessità di eseguire un’ulteriore valutazione mediante i test Timed Up and Go, 30-Second Chair Stand e 4-Stage Balance. Se questi test evidenziano un rischio di caduta, è indicato predisporre un intervento multidisciplinare per ridurre tale rischio. Tale intervento include la valutazione dei fattori di sicurezza ambientali, domestici e l’ottimizzazione della cura delle condizioni mediche croniche, come il diabete mellito, l’ipertensione, l’osteoporosi, il dolore, l’urgenza urinaria e l’incontinenza e la depressione. Se possibile, occorre evitare la politerapia e i farmaci che aumentano il rischio di cadute. Sono importanti anche l’ottimizzazione e la correzione della vista e dell’udito, le cure podologiche e l’uso appropriato di dispositivi per la deambulazione.
(Am Fam Physician. 2024; 109(5):447-456. Copyright © 2024 American Academy of Family Physicians.)
(Am Fam Physician. 2024; 109(5):447-456. Copyright © 2024 American Academy of Family Physicians.)
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