Assistenza primaria per i consumatori di sostanze per via iniettiva
di Dr. Adam J. Visconti, Dr. Jarrett Sell, Dr. Aaron David Greenblatt • Novembre 2020
Oltre 750.000 persone negli Stati Uniti fanno uso di oppioidi, metanfetamina, cocaina o ketamina per via iniettiva e questo numero è in costante aumento a causa dell’attuale epidemia di oppiacei. Le persone che fanno uso di droghe per via iniettiva/endovenosa (Persons Who Inject Drugs, PWID) hanno un rischio elevato di sviluppare patologie infettive e non infettive di natura polmonare, cutanea, cardiaca, neurologica ed altre cause di morbilità e mortalità. È importante che la raccolta anamnestica circa l’abuso di sostanze avvenga senza sottintendere giudizi da parte del personale sanitario. Dall’anamnesi si può accertare la disponibilità, da parte del paziente, ad avviare un percorso di disintossicazione e si possono inoltre identificare i fattori di rischio modificabili al fine di evitare l’insorgenza di complicanze associate al consumo per via endovenosa. Tutti i PWID devono essere sottoposti a screening per l’infezione da virus dell’immunodeficienza umana, per la tubercolosi latente e per epatite B e C. I PWID devono inoltre sottoporsi alla vaccinazione per l’epatite A e B, il tetano e, nei pazienti in cui è indicato, anche per lo pneumococco. Ai PWID deve essere inoltre offerta la profilassi pre-esposizione per l’infezione da virus dell’immunodeficienza umana. Il naloxone deve essere prescritto ai soggetti che presentano un elevato rischio di sviluppare overdose da oppiacei. Le infezioni della pelle e dei tessuti molli rappresentano la complicanza medica più comune nei PWID, oltre ad essere la causa principale di ospedalizzazione in questa popolazione. I PWID che sviluppano segni di infezione sistemica necessitano il ricovero ospedaliero e l’esecuzione di emocolture, oltre ad anamnesi ed esame obiettivo completo, per poter determinare la fonte dell’infezione. L’incidenza della polmonite comunitaria è maggiore nei PWID, così come il rischio di sviluppare altre complicanze polmonari, tra cui edema polmonare associato a oppiacei, asma e granulomatosi da corpo estraneo. L’endocardite infettiva rappresenta la complicanza cardiaca più comune tra i PWID e spesso si presenta con coinvolgimento delle valvole cardiache del cuore destro, in assenza di soffi cardiaci o segni e sintomi periferici. L’abuso di sostanze per via iniettiva aumenta infine il rischio di sviluppare osteomieliti, ascessi subdurali ed epidurali.
(Am Fam Physician. 2019;99(2):109-116. Copyright © 2019 American Academy of Family Physicians.)
(Am Fam Physician. 2019;99(2):109-116. Copyright © 2019 American Academy of Family Physicians.)
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