Screening per il tumore della mammella: domande frequenti

Negli Stati Uniti il tumore della mammella rappresenta la neoplasia non cutanea più comune nelle donne e costituisce il 30% di tutte le nuove diagnosi di tumore. La più alta incidenza di tumore della mammella si riscontra nelle donne tra i 70 ed i 74 anni. Numerosi fattori di rischio sono associati allo sviluppo di tumore al seno. Il rischio individuale può essere determinato utilizzando gli strumenti di valutazione del rischio. Tali strumenti possono inoltre aiutare le decisioni di screening. Stando alle raccomandazioni della U.S. Preventive Services Task Force (USPSTF) e dell’American Academy of Family Physicians (AAFP), l’autopalpazione della mammella non è raccomandata nelle donne con rischio medio di neoplasia mammaria. L’USPSTF e l’AAFP raccomandano, per le donne con rischio medio ed età compresa tra i 50 ed i 74 anni, di eseguire una mammografia di screening ogni due anni. Non vi sono invece chiare evidenze a sostegno dello screening mammografico nelle donne con rischio medio ed età compresa tra 40 e 49 anni; l’USPSTF e l’AAFP raccomandano pertanto per queste pazienti un processo decisionale individualizzato. Per le donne con rischio medio e più di 75 anni l’USPSTF e l’AAFP concludono che non vi sono evidenze sufficienti per raccomandare lo screening, sebbene l’American College of Obstetricians and Gynecologists e l’American Cancer Society affermino che lo screening può continuare a seconda dello stato di salute della donna e dell’aspettativa di vita. Le donne con elevato rischio di sviluppare neoplasia mammaria possono beneficiare della mammografia a partire dai 30 anni di età o prima ed eventualmente essere sottoposte ad uno screening supplementare tramite risonanza magnetica. Nelle donne con elevata densità mammaria l’ecografia migliora la sensibilità ma anche i risultati falsi positivi. (Am Fam Physician. 2021;103(1):33-41. Copyright © 2021 American Academy of Family Physicians.)