Il calo ponderale involontario negli anziani

Il calo ponderale involontario nelle persone di età superiore ai 65 anni è associato ad un aumento della morbilità e della mortalità. Tra le cause più comuni vi sono diverse patologie benigne, sebbene le neoplasie rappresentino un terzo delle cause di calo ponderale involontario. L’assunzione di farmaci, ed in particolare la polifarmacoterapia, possono interferire con il senso del gusto o indurre nausea e pertanto dovrebbero essere considerati tra i fattori causali. Anche alcuni fattori sociali come l’isolamento o l’indigenza possono contribuire alla perdita di peso. Spesso nelle fasi iniziali non si evidenzia una causa specifica, e ciò può avvenire nel 6-28% dei casi. Tra gli approfondimenti diagnostici raccomandati vi sono lo screening oncologico a seconda dell’età, l’emocromo completo, il pannello metabolico di base, i test di funzionalità epatica e tiroidea, la velocità di eritrosedimentazione, il dosaggio della proteina C reattiva, lattato deidrogenasi e ferritina, l’elettroforesi delle proteine e l’esame chimico fisico delle urine. Dovrebbero essere inoltre eseguiti una radiografia del torace e la ricerca del sangue occulto fecale. Ulteriori indagini e test invasivi possono essere considerati sulla base della valutazione iniziale. Qualora la valutazione iniziale risultasse nella norma, è raccomandato proseguire l’osservazione per un periodo da tre a sei mesi con un follow-up basato sulle preferenze del medico e del paziente. Il trattamento dovrebbe concentrarsi sulla causa sottostante, se nota. Si dovrebbero inoltre considerare eventuali modifiche dietetiche che tengano conto delle preferenze del paziente e delle possibili compromissioni della masticazione o deglutizione. I farmaci stimolanti dell’appetito e gli integratori ipercalorici non sono raccomandati. Il trattamento dovrebbe concentrarsi sull’assistenza all’alimentazione, sull’identificazione di farmaci che possano contribuire alla perdita di peso, sulla scelta di cibi appetibili e sul supporto sociale.

(Am Fam Physician. 2021; 104(1):34-40. Copyright © 2021 American Academy of Family Physicians.)