Infertilità: valutazione e gestione

Si definisce infertilità l’assenza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti sessuali regolari e non protetti. La valutazione ed il trattamento sono raccomandati prima dei 12 mesi se vi sono fattori di rischio per l’infertilità, se il partner femminile ha più di 35 anni e se si tratta di rapporti non eterosessuali. Per orientare la diagnosi ed il trattamento è necessario eseguire un’anamnesi completa ed un esame obiettivo ponendo l’accento su tiroide, seno e area pelvica. Tra le diverse cause di infertilità nelle donne vi sono diversi fattori uterini e tubarici, la riserva ovarica, la disfunzione ovulatoria, l’obesità e gli squilibri ormonali. Le cause più comuni di infertilità maschile comprendono invece anomalie dello sperma, disturbi ormonali ed anomalie genetiche. Nella valutazione iniziale del partner maschile si consiglia di eseguire l’analisi del liquido seminale, mentre nelle donne si deve includere la valutazione dell’utero e delle tube di Falloppio mediante ecografia o isterosalpingografia, quando indicato. La laparoscopia, l’isteroscopia o la risonanza magnetica possono essere necessarie per valutare l’eventuale presenza di endometriosi, leiomiomi o tracce di una precedente infezione pelvica. Il trattamento dipende dalla causa e può includere la terapia con agenti di induzione dell’ovulazione, l’inse- minazione intrauterina, la fecondazione in vitro, la donazione di sperma o ovuli da parte di donatori o la chirurgia. L’infertilità maschile e femminile inspiegata può essere trattata con l’inseminazione intrauterina o con la fecondazione in vitro. Limitare l’assunzione di alcolici, evitare il consumo di tabacco e l’utilizzo di sostanze illecite, adottare una dieta “pro fertilità” e perdere peso (se si è obesi) possono migliorare i tassi di successo della gravidanza.

(Am Fam Physician. 2023; 107(6): 623-630. Copyright © 2023 American Academy of Family Physicians).