Endometriosi: valutazione e trattamento
di Dr.ssa Rina Edi, Dr.ssa Terri Cheng • Giugno 2024
L’endometriosi è una condizione infiammatoria causata dalla presenza di tessuto endometriale in sedi extrauterine e può
coinvolgere l’intestino, la vescica e tutte le strutture peritoneali. È una delle patologie ginecologiche più comuni e colpisce
fino al 10% delle persone in età riproduttiva. La presentazione clinica dell’endometriosi può variare notevolmente, dall’infertilità
in individui asintomatici a dolori pelvici debilitanti, dismenorrea e sintomi gastrointestinali o urinari legati alle mestruazioni.
Nell’ambito delle cure primarie la diagnosi di endometriosi si basa sulla clinica ed è spesso impegnativa e associata a latenza
diagnostica e terapeutica. Sebbene l’ecografia transvaginale sia utilizzata per valutare la presenza di tessuto endometriale
nella pelvi profonda e per escludere altre cause di dolore pelvico, la risonanza magnetica è preferibile se si sospetta
un’endometriosi infiltrante profonda. La laparoscopia con biopsia rimane la metodica di riferimento per la diagnosi, seppure
diverse organizzazioni ginecologiche raccomandino di iniziare la terapia empirica se non è possibile eseguire un intervento
diagnostico in tempi rapidi. I contraccettivi ormonali, combinati o meno ai farmaci antinfiammatori non steroidei, rappresentano
il trattamento di prima linea per la gestione dei sintomi e si associano ad effetti avversi tollerabili. Il trattamento di seconda
linea prevede invece gli agonisti del recettore dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) associati alla terapia
add-back, gli antagonisti del recettore GnRH e il danazolo. Gli inibitori dell’aromatasi sono invece da riservare ai quadri di
malattia grave. Tutti questi trattamenti sono efficaci, ma possono causare effetti avversi. La valutazione specialistica
ginecologica per un eventuale trattamento chirurgico è indicata se la terapia empirica è inefficace, se sono necessari una
diagnosi ed un trattamento immediati o se le pazienti desiderano una gravidanza. I trattamenti alternativi hanno un beneficio
limitato nell’alleviare i sintomi del dolore, ma sono necessari studi più approfonditi per stabilire il loro beneficio.
(Am Fam Physician. 2022; 106(4):397-404. Copyright © 2022 American Academy of Family Physicians.)
(Am Fam Physician. 2022; 106(4):397-404. Copyright © 2022 American Academy of Family Physicians.)
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