Le infezioni delle vie urinarie nei neonati e nei bambini: domande e risposte

Le infezioni delle vie urinarie (IVU) sono comuni nei bambini e sono associate ad una significativa morbilità nel breve e lungo termine. Sono molto spesso ricorrenti e si associano ad anomalie anatomiche e funzionali. I fattori di rischio e l’età del bambino possono aiutare a decidere in quali situazioni occorra ricercare le IVU. L’analisi delle urine è utile per escludere le IVU e per supportare l’avvio dell’antibioticoterapia; tuttavia per la diagnosi definitiva è necessaria l’urinocoltura. I campioni di urina raccolti tramite sacchetto perineale non dovrebbero essere utilizzati per l’esame colturale a causa dell’alto tasso di falsi positivi. La diagnosi di IVU si basa sul riscontro all’urinocoltura di piuria e di crescita di specie batteriche. Il trattamento tempestivo delle IVU riduce il rischio di cicatrizzazione renale. La scelta della terapia antibiotica si dovrebbe basare sui dati locali di antibiotico-sensibilità e dovrebbe essere modificata una volta disponibili i risultati dell’urinocoltura. Nella maggior parte dei casi l’antibioticoterapia orale è efficace quanto la terapia endovenosa. Se si inizia una terapia antibiotica per via endovenosa non vi è differenza, in termini di efficacia, fra una transizione precoce ad un regime per via orale e la prosecuzione per via endovenosa. L’ecografia renale e vescicale è utile per identificare complicanze acute ed anomalie anatomiche. La cistouretrografia vescicale è indicata quando l’ecografia evidenzia reperti patologici e nei casi di IVU febbrili ricorrenti. L’impiego della profilassi antibiotica per le IVU ricorrenti è controverso. L’identificazione ed il trattamento delle disfunzioni intestinali e vescicali possono prevenire la ricorrenza delle IVU. (Am Fam Physician. 2020; 102(5):278-285. Copyright © 2020 American Academy of Family Physicians.)