Addominalgia acuta negli adulti:valutazione e diagnosi
di Dr. Ken S. Yew, Dr.ssa Mary K. George, Dr.ssa Heidi B. Allred • Settembre 2025
L’addominalgia acuta, definita come dolore addominale non traumatico della durata inferiore a sette giorni, rappresenta
un problema frequente e caratterizzato da un’ampia diagnosi differenziale. Le cause più comuni includono la gastroenterite
e il dolore addominale aspecifico, seguiti da colelitiasi, urolitiasi, diverticolite e appendicite. È importante considerare
anche cause extra-addominali, come le infezioni respiratorie e il dolore di parete. Una volta stabilizzato emodinamicamente
il paziente, l’anamnesi, la localizzazione del dolore ed i reperti evidenziati all’esame obiettivo orientano il percorso
diagnostico. Gli esami di laboratorio raccomandati comprendono l’emocromo completo, la proteina C-reattiva, i marcatori
epatobiliari, gli elettroliti, la creatinina, il glucosio, l’analisi delle urine, la lipasi e il test di gravidanza. La sola clinica non
permette di diagnosticare con certezza diverse patologie, come la colecistite, l’appendicite e l’ischemia mesenterica,
ed è pertanto necessario ricorrere a delle indagini radiologiche. In alcuni casi, invece, condizioni quali l’urolitiasi e la
diverticolite possono essere diagnosticate clinicamente. La scelta della metodica di imaging dipende principalmente
dalla localizzazione del dolore e dal sospetto clinico. La tomografia computerizzata con mezzo di contrasto endovenoso
è spesso indicata in caso di dolore addominale generalizzato, di dolore localizzato al quadrante superiore sinistro e di
dolore addominale inferiore. L’ecografia rappresenta invece l’esame di prima scelta nei pazienti con dolore localizzato
al quadrante superiore destro. L’ecografia point-of-care permette una diagnosi tempestiva di diverse cause di dolore
addominale acuto, tra cui colelitiasi, urolitiasi e appendicite. Nei pazienti di sesso femminile alla nascita è opportuno
escludere diagnosi alternative come la gravidanza ectopica, la malattia infiammatoria pelvica e la torsione annessiale.
Qualora l’ecografia non fornisca risultati chiari nelle donne in gravidanza, è preferibile prescrivere la risonanza magnetica
piuttosto che la tomografia computerizzata, se disponibile.
(Am Fam Physician. 2023; 107(6): 585-596. Copyright © 2023 American Academy of Family Physicians).
(Am Fam Physician. 2023; 107(6): 585-596. Copyright © 2023 American Academy of Family Physicians).
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